La durata del lampo flash è il periodo di tempo durante il quale il flash emette luce. Questo intervallo può variare significativamente tra diversi modelli e tipi di flash. Scopriamo insieme come misurarlo, come confrontarlo e come sfruttare le caratteristiche del lampo.
Continuiamo il nostro percorso alla scoperta delle caratteristiche del Flash. Considerando gli aspetti da valutare per la scelta di un nuovo illuminatore, dopo aver analizzato la potenza ed il tempo di ricarica, non è possibile non parlare della durata del suo lampo.
Cos’è la durata del lampo Flash?
La durata del lampo flash è il periodo di tempo durante il quale il flash emette luce. Questo intervallo può variare significativamente tra diversi modelli e tipi di flash. Generalmente, la durata del lampo viene misurata in frazioni di secondo, e può andare da 1/800 di secondo nei flash meno sofisticati fino a 1/20.000 di secondo e, in alcuni casi, anche 1/75.000 di secondo per quelli più prestazionali.
Perché la durata del lampo è importante?
La durata del lampo è fondamentale per congelare il movimento. In condizioni di scarsa illuminazione, un lampo breve e potente può “congelare” un soggetto in rapido movimento, a prescindere dal tempo di scatto dell’otturatore, che paradossalmente potrebbe anche essere lento. Per esempio, fotografare un atleta in azione o un bicchiere che si rompe richiede lampo estremamente breve in grado di congelare l’istante con precisione, con un tempo molto più rapido di quelli concessi dal tempo di otturazione della fotocamera.
Un lampo breve riduce inoltre la probabilità di ottenere l’effetto fantasma, dove un soggetto in movimento appare più volte in una singola esposizione. Questo è particolarmente utile in ambienti con luce ambientale sufficiente a influenzare l’immagine finale, poiché un lampo breve può isolare il soggetto dal movimento.
Come misurare la durata del lampo
Misurare la durata del lampo non è semplice senza attrezzature specifiche, come ad esempio l’esposimetro Sekonic L-858D. Tuttavia, molti produttori forniscono queste informazioni nei manuali o nelle schede tecniche dei loro prodotti.
Quindi, se quando analizzando le caratteristiche di un flash leggiamo che la sua durata è, per esempio, di 1/ 5000s. sapremo che il nostro soggetto sarà illuminato per 1/5000s indipendentemente dall’impostazione del tempo di otturazione della nostra fotocamera. Dobbiamo però tenere conto che la durata del lampo può variare in funzione della potenza impostata. Ecco perchè alcuni flash, come gli ELC PRO HD di Elinchrom, sul loro display oltre alla potenza indicano anche la velocità del lampo per quella regolazione.
L’evoluzione del lampo in funzione del tempo
È però importante capire come viene misurata questa grandezza.
In teoria è molto semplice: se con un interruttore accendo una luce per 10 secondi la durata dell’illuminazione è appunto 10 secondi. Ma per un lampo che dura una piccolissima frazione di secondo non si può procedere in modo così semplice.
Quando si esaminano fenomeni che durano molto poco è sempre necessario considerare come evolvono guardando quello che accade in una sorta di “slow motion”, al rallentatore.
Quindi, se potessimo visualizzare quello che accade nel tubo di un bulbo flash, vedremmo che la sua luce aumenta molto rapidamente di intensità, fino a raggiungere il culmine, per poi affievolirsi gradualmente. Infatti, se con un cronometro ultrapreciso potessimo misurare il tempo che intercorre da quando inizia l’accensione a quando il tubo si spegne completamente scopriremmo che in moltissimi casi la durata effettiva è molto più lunga di quanto viene dichiarato.
Questo perché tutti i costruttori adottano un criterio di misurazione che tiene conto non di quanto tempo è effettivamente “innescato” il tubo flash ma, misurano per quanto tempo questo rimane acceso emettendo una quantità di luce significativa.
Ecco quindi che di fianco all’indicazione della durata (per esempio il nostro 1/5000s) viene anche riportata una dicitura di questo tipo “t=0,5” oppure “t=0,1”, che rispettivamente ci dicono che il costruttore del flash misura il tempo per cui, l’energia luminosa del flash, supera il 50% oppure supera il 10%. Queste specifiche sulla durata del lampo fanno parte degli standard per una “durata di scarica” come definito dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO).
t=0,1 e t=0,5
Se esaminiamo quindi il grafico di esempio ci rendiamo conto che, se misuriamo la durata di un lampo a t=0,5 questo è decisamente più rapido che se misurato a t=0,1.
Quindi, se vogliamo confrontare due flash di marche diverse per capire chi tra i due ha il lampo più rapido, è fondamentale che entrambi riportino la misura riferita allo stesso parametro (t=0,1 oppure t=0,5) .
Perché il valore t=0,1 è più importante di t=0,5
Il valore t=0,5 è la quantità di tempo necessaria affinché il 50% della potenza del flash si dissipi. Questo è il tempo che la maggior parte dei produttori usa quando indicano la durata del flash. C’è però un problema. Se il flash ha emesso solo il 50% della potenza, che fine fa l’altro 50%? L’altro 50% continuerà a influenzare la tua immagine! Il valore più adeguato per indicare la capacità di un flash di congelare il movimento è il t=0,1. Questo parametro indica il tempo necessario affinché il 90% della luce venga emesso, ed il restante 10% non influenzerà molto l’esposizione.
C’è un altro aspetto interessante. Il tempo t=0,1 è la migliore indicazione della capacità del flash di congelare un soggetto, ma maggiore è la potenza impostata sul flash, più lunga sarà la sua durata. Più bassa è l’impostazione di potenza, più veloce sarà il tempo t=0,1, cioè più breve sarà la durata del flash.
Un flash a slitta sarà generalmente più veloce di un flash da studio, anche se ci sono eccezioni come i monotorcia Profoto Pro-D3 ed il generatore Profoto Pro-11. Ecco perché spesso, quando si lavora con liquidi o con fotografia ravvicinata, per congelare il momento degli oggetti che cadono nell’acqua, si utilizzano flash portatili. Per congelare gli spruzzi è necessaria una durata del flash molto, molto rapida, nell’ordine di 1/10000 di secondo.
Conclusioni
La durata del lampo flash è un elemento cruciale che ogni fotografo dovrebbe comprendere e considerare per migliorare la qualità delle proprie fotografie. Che tu stia cercando di congelare il movimento in una scena d’azione o di creare effetti artistici con la luce, conoscere e controllare la durata del lampo può portare le tue abilità fotografiche a un livello superiore. Spero che questo articolo ti abbia fornito una maggiore consapevolezza su questo aspetto tecnico e ti incoraggi a sperimentare di più con il tuo flash. Buona fotografia!