Per i professionisti dell’immagine, Instagram rappresenta un’ottima vetrina su condividere il portfolio. Vediamo allora come caricare le foto senza passare dallo smartphone!
Nato nell’oramai lontano 2010 come App per il mondo iOS, Instagram si è rapidamente imposto come il social network dedicato alla fotografia ed ai fotografi. Chiamarlo semplicemente social network, però, può essere riduttivo: nel corso degli anni, infatti, molti professionisti dell’immagine lo hanno eletto a vetrina della propria produzione. Un portfolio di buona qualità pubblicato su Instagram, infatti, può godere di una visibilità, ed una viralità, impensabili anche per il più frequentato sito web.
I video, le dirette e le storie
A partire dal 2013 Instagram permette anche il caricamento di video della durata massima di 15 secondi, successivamente innalzata ad 1 minuto. A tale funzione si è poi aggiunta quella della trasmissione live, le cosiddette dirette, della durata massima di 1 ora.
Introdotte nel 2016, le storie traggono ispirazione da Snapchat, social network che strizzava l’occhio alla platea più giovane. Le storie vogliono rappresentare un modo più fresco, istintivo e spontaneo per condividere contenuti, foto e video, per un tempo limitato. Trascorse 24 ore dalla pubblicazione, infatti, i contenuti… svaniscono!
Filtri ed effetti
Buona parte del successo di Instagram è certamente legato alle sue funzioni di editing. I numerosi filtri ed effetti, così come i vari parametri di postproduzione regolabili in punta di dita sullo schermo dello smartphone hanno fatto sì che in molti si potessero sentire un po’ più fotografi.
Non più solo formato quadrato
Se, da un lato, Instagram ha influito sul modo di condividere la fotografia, dall’altro ha anche saputo ascoltare le richieste degli utenti per evolvere, accontentandoli e fidelizzandoli. Mentre agli albori era concesso caricare unicamente immagini quadrate, in formato 1:1, dal 2015 Instagram si è aperto ad immagini di qualsiasi proporzione. Se la disponibilità di filtri ha garantito la popolarità di Instagram fra il grande pubblico, è questa apertura ai formati che ha decretato il successo presso i fotografi professionisti.
La risoluzione delle immagini
Quando condividiamo una foto su Instagram, la piattaforma si preoccupa di caricarla con la migliore risoluzione possibile, fino ad una larghezza massima di 1080 pixel.
Quando condividiamo immagini con una larghezza compresa tra 320 e 1080 pixel, Instagram manterrà la risoluzione originale a patto che le proporzioni dei lati siano comprese tra 1.91:1 e 4:5. Con una larghezza di 1080 pixel, ciò significa avere l’altezza compresa tra 566 e 1350 pixel. Qualora le proporzioni dell’immagine non rientrassero in questo range, Instagram ritaglierà al foto per adattarla.
Nel caso la foto avesse una risoluzione inferiore ai 320 pixel di lato, la piattaforma applicherà automaticamente un’interpolazione sino ad arrivare a questo valore minimo.
In modo analogo, fotografie con lati superiori a 1080 pixel verranno automaticamente ridotte.
Riassumiamo. Se il nostro obiettivo è la qualità, dovremo accertarci che le foto abbiano lati di almeno 1080 pixel e proporzioni comprese tra 1.91:1 e 4:5
La condivisione delle immagini
Non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che Instagram sia stato pensato, almeno in origine, per condividere “iNstantaneamente” le immagini riprese con il proprio smartphone. Ciò rappresenta, ancor oggi, l’impiego principale di Instagram per molti utenti “generici”. Chi però opera nel mondo della fotografia ha esigenze ben diverse.
Fotografi e fotoamatori difficilmente si accontenteranno di condividere immagini scattate con un telefonino. Più probabilmente useranno la piattaforma per creare una versione online del proprio portfolio, caricando immagini realizzate con i loro preziosi corredi. E qui iniziano i problemi!
Instagram è disponibile come App per device iOS ed Android ed è accessibile anche tramite un’interfaccia web. Quest’ultima, però, non permette il caricamento delle immagini. Due pertanto le strade percorribili per caricare immagini realizzate con una fotocamera. La prima è quella di sincronizzare la raccolta immagini del nostro computer con lo smartphone, e da quest’ultimo caricare le foto per mezzo dell’App. La seconda prevede di aggirare i limiti dell’interfaccia web di Instagram.
Caricare le immagini su Instagram direttamente dal computer
Sebbene non sia particolarmente complicato far rimbalzare le proprie foto dal computer al cellulare per poterle caricare su Instagram con l’App, esiste un metodo abbastanza semplice per evitare questo gioco di sponda.
A tale scopo ci vengono in aiuto le funzionalità avanzate di Chrome. Fra le funzioni dedicate agli sviluppatori, infatti, il browser di casa Google annovera la simulazione dei device portatili. Solitamente viene utilizzata per verificare la leggibilità e navigabilità dei siti senza dover disporre dei numerosi smartphone e tablet presenti sul mercato. Aprendo l’interfaccia web di Instagram in una finestra di Chrome ed attivando tale funzione, però, sul monitor del nostro computer non cambierà unicamente il layout di visualizzazione ma, come per magia, comparirà anche il tasto per aggiungere nuove immagini! Vediamo come.
Lo smartphone sul computer
Dobbiamo innanzitutto entrare nella modalità “sviluppatore”. Possiamo farlo per mezzo del pulsante “Personalizza e controlla Google Chrome” (quello con i tre puntini in alto a destra) > Altri strumenti > Strumenti per sviluppatori
Così facendo, la visualizzazione si dividerà proponendo, oltre alla finestra di navigazione, anche alcune finestre con il codice di programmazione. Niente paura: non è fondamentale saper interpretare l’HTML. Sarà sufficiente premere il pulsante “toggle device toolbar” (in alto a sinistra nella finestra relativa al codice) e premere sul pulsante “refresh” a sinistra della barra dell’indirizzo web per fare in modo che il nostro Chrome diventi… uno smartphone.
L’interfaccia di Instagram si trasformerà infatti in quella tipica dell’App da cellulare. La differenza non sarà solo “dimensionale” ma anche “funzionale”, e nel layout comparirà il pulsante di aggiunta immagini.
Unica mancanza, rispetto all’operatività da App, l’impossibilità di accedere alle funzioni di editing delle immagini… che peraltro arrivando direttamente dai nostri software di postproduzione non dovrebbero averne bisogno. Al contrario, restano invece accessibili e disponibili i tanto ammirati filtri fotografici, a lungo vero e proprio segno distintivo di Instagram.
Buona pubblicazione, e non dimenticate di seguirmi anche su Instagram 😉