La luce d’effetto viene usata, in aggiunta alla luce principale, per raggiungere un risultato più raffinato ed accattivante. Andiamo alla scoperta dei vari tipi.
Oggi voglio parlarvi della luce d’effetto, ovvero quella luce che il fotografo posiziona sul set, in aggiunta alla principale, per raggiungere un risultato più raffinato ed accattivante.
Probabilmente vi sarete accorti che ho una predilezione per i ritratti su fondo scuro: li trovate spesso come esempi didattici nei miei articoli. Il motivo è presto spiegato: garantiscono risultati dal forte impatto anche quando vengono realizzati con attrezzatura minimale.
Ad uno sguardo attento, però, non sarà sfuggito l’effetto di confusione fra il fondale e le zone in ombra del soggetto che alcuni di questi scatti evidenziano. Tale difetto, poi, è addirittura una certezza ogni qual volta la nostra modella abbia i capelli scuri.
E’ proprio in questi frangenti che può venire in nostro aiuto la luce d’effetto.
La kicker light
In situazioni come questa può essere d’aiuto lavorare, oltre che con la luce principale, con una luce d’effetto aggiuntiva che ci consenta di staccare il soggetto dallo sfondo. Questo tipo di “retroilluminazione” prende il nome di kicker light.
La luce d’effetto, come si può intuire dal nome stesso, serve per aggiungere sul nostro soggetto un effetto scenico. Nel nostro caso serve a definirne le forme ed il profilo e a ricostruire una certa tridimensionalità che potrebbe andare persa lavorando con la sola luce frontale. Per funzionare al meglio, la kick light è solitamente più potente della luce principale – 1, 2 o più stop – ed è molto angolata in modo da proiettare sul soggetto una sottile lama, creando un effetto bordo ad elevata luminosità, come una sorta di aureola. Uno degli utilizzi “tipici” per la luce d’effetto è il controluce sui capelli, proprio come nella foto precedenti, o come in questa che segue, dove l’effetto è talmente accentuato da creare quasi un’aureola.
La hair light
Quando la kicker light è concentrata e direzionata sui capelli, prende il nome di hair light. Chi l’avrebbe detto, eh?!
È possibile creare questo particolare effetto impiegando un cono snoot. Questo accessorio non è nient’altro che un “concentratore di luce”. Potete vedere lo snoot in azione in questo mio video su YouTube, durante il quale ho realizzato i seguenti scatti.
Scatto con la luce principale Scatto con luce principale ed hair light
La shoulder light
Se al posto del cono snoot utilizzassimo una parabola, il fascio della luce d’effetto sarebbe più ampio ed arriverebbe ad illuminare anche le spalle. In tal caso la luce d’effetto prenderebbe il nome di shoulder light.
La rim light
Quando il fotografo posiziona la luce d’effetto in maniera più angolata, in modo da aumentare la porzione di soggetto illuminato, questa prende il nome di rim light… ed è una luce d’effetto talmente particolare che può quasi diventare la luce principale, come nella foto seguente.